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Confetti

by Volonté

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1.
Ballare Male (free) 03:04
Un bacio di zigomo ogni anno e tre non era come quello che avevo in mente per noi due occhi di lana ad un bivio uno inanella una veronica l'altro fa giacomo giacomo Gabriella noi a Milano, Milano noia travasi di bile mi dà traballante modernità meglio lasciarsi cadere ma senza farsi del male come una piuma in una tromba di scale senza criteri ondeggiare ballare male fuori la guerra io fermo non so restare ma nemmeno mi so muovere so solo fare figure di te avrei voluto scriverti una canzone duemila giorni di te e di me ti faccio un mp3 di me ma il vero gentiluomo rimane immobile anche per ore e ore e ore non è un'esercitazione restare tale cambiare vale io ti voglio ballare ballare male io ti porto a ballare male a ballare male se scivolo di zigomo tu non mi misericordiare dà un bacio a questo zigomo che vede solamente lacrime.
2.
Bitume (free) 03:16
Il treno delle sei meno duplice bianco mono paranoie da emo pendolari come molari pendolano magari scivolano giù come morali probabilità su milione noi due medesimo vagone vade retro magone mi finisce un bar nello stomaco me ne voglio andare al manicomio chiudi te che io tra un momento più di te amerò il rumore che fa il vento tra queste vie buie hanno rimesso il nuovo bitume più giù di come già è non si può scendere isola in piena città fare chi fatto te l'ha ti sei rimbecillita io negroni con Tanqueray mica che lo rifarei non avessi incontrato lei che è pure bruna di nome e di strano oppure uno col nome di brano pessimo in italiano mesce e ti guarda male cosa ti farei fare economia aziendale che mi finisce un bar nello stomaco che me ne voglio andare al manicomio chiudi te io tra un attimo più di te amerò il rumore che fa il vento tra queste vie buie hanno rimesso il nuovo bitume più giù di come già è non si può scendere cara solitudine amara abitudine più giù di come già è non si può piovere.
3.
Cambiare Città (free) 04:07
Dicevi: voglio cambiare città andare in una dove non ci stanno i sogni così troppo piccola tu saresti una periferia non uno scherzo complicato perfetto che viene riflesso in vetrina ma tu sei una cretina ci sei cascata per prima l'ardire di una retina è impressionante ma può tradire la ricerca dello scatto perfetto che sfascia le cose a metà cambiare città non serve a niente non puoi lasciarti dietro ciò che ti porti dentro e se alla fine del mondo ci sarà ancora il sole ci mettiamo su l'idea di cambiare città così si brucia come le scatole cinesi tanto oramai sono mesi e sono passato da starci sempre dentro a fino a sopra il collo dentro adesso salto più in alto che riesco vedrai che ti arrivo dove pioggiano stanze sola immobile due ciclisti discendono un fotografo rimane immobile alla ricerca dello scatto perfetto eccetera eccetera cambiare città non serve a niente non puoi lasciarti dietro ciò che ti porti dentro e se alla fine del mondo si allontanerà il sole allora ti rapisco e cambiamo città ma se alla fine del mondo invece resterà tutto uguale ci mettiamo il vestito migliore e via che si va verso una fine di mondo in un'altra città.
4.
Aspetta (free) 03:24
Le persone che si aspettano non sai mai cosa si aspettano con i libri che si spogliano ed i pensieri che si allibrano le persone che si aspettano non sai mai cosa sospettano veri pensieri che si spettinano non sai mai cosa si scrutinano adoro te e aspetto come uno scemo noi due nemmeno ci riconosceremo speriamo intanto di non imparare a dire a qualchedun altro “io ti voglio amare” non ho più testa o perlomeno solo una ancora non siamo mica dei cerberi ma siamo due sconosciuti che si pretendono perché e solo per un piglio non si prendono perché facciamo come due binari di un treno o come i lati di un triangolo scaleno il cerchio quadra mentre noi due nemmeno ci riconosceremo intanto il sole fa una pausa alla macchinetta fuma colle nuvole poi ognuno alla sua macchietta emergi te in maglietta ma io la vedo grigia da maglie strette di copri termosifone griglia tipo stereogramma in un milligrammo di stereo ciglia pensare che da te volevo una famiglia ma son talmente gelato vaniglia e cioccolato che pure il tuo tovagliolino ingoio e mando giù ho detto ciao ti sei girata e non eri tu da un autobus poi su un'auto blu non tua immagina proietta trova il punto di fuga di un uomo senza prospettiva bidimensionale piatto generico colazione internazionale costantemente alla ricerca di un effetto speciale tenta e ritenta la pazienza non è mai troppa le persone che si aspettano a un certo punto smettono di aspettare che se l'altro è troppo in ritardo gli girano e magari se ne vanno al mare oppure vanno ad amare qualchedun altro.

credits

released February 27, 2018

Registrazione & mix by Ale Caneva @ Mobsound MI.
Grafica by Jacopo Lietti.

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Volonté Milano, Italy

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