Un bacio di zigomo ogni anno e tre
non era come quello che
avevo in mente per noi due
occhi di lana ad un bivio
uno inanella una veronica
l'altro fa giacomo giacomo
Gabriella
noi a Milano, Milano noia
travasi di bile mi dà
traballante modernità
meglio lasciarsi cadere ma senza farsi del male
come una piuma in una tromba di scale
senza criteri ondeggiare
ballare male
fuori la guerra io fermo non so restare
ma nemmeno mi so muovere
so solo fare figure di te
avrei voluto scriverti una canzone
duemila giorni di te e di me
ti faccio un mp3 di me
ma il vero gentiluomo rimane immobile
anche per ore e ore e ore
non è un'esercitazione
restare tale
cambiare vale
io ti voglio ballare
ballare male
io ti porto a ballare male
a ballare male
se scivolo di zigomo tu non mi misericordiare
dà un bacio a questo zigomo che vede solamente lacrime.
Il treno delle sei meno
duplice bianco mono
paranoie da emo
pendolari come molari
pendolano magari
scivolano giù come morali
probabilità su milione
noi due medesimo vagone
vade retro magone
mi finisce un bar nello stomaco
me ne voglio andare al manicomio
chiudi te che io tra un momento
più di te amerò il rumore che
fa il vento tra queste vie buie
hanno rimesso il nuovo bitume
più giù di come già è
non si può scendere
isola in piena città
fare chi fatto te l'ha
ti sei rimbecillita
io negroni con Tanqueray
mica che lo rifarei
non avessi incontrato lei
che è pure bruna di nome e di strano
oppure uno col nome di brano
pessimo in italiano
mesce e ti guarda male
cosa ti farei fare
economia aziendale
che mi finisce un bar nello stomaco
che me ne voglio andare al manicomio
chiudi te io tra un attimo
più di te amerò il rumore che
fa il vento tra queste vie buie
hanno rimesso il nuovo bitume
più giù di come già è
non si può scendere
cara solitudine
amara abitudine
più giù di come già è
non si può piovere.
Dicevi: voglio cambiare città
andare in una dove non ci stanno i sogni
così troppo piccola
tu saresti una periferia
non uno scherzo complicato perfetto
che viene riflesso in vetrina
ma tu sei una cretina
ci sei cascata per prima
l'ardire di una retina
è impressionante ma può tradire
la ricerca dello scatto perfetto
che sfascia le cose a metà
cambiare città
non serve a niente
non puoi lasciarti dietro
ciò che ti porti dentro
e se alla fine del mondo ci sarà ancora il sole
ci mettiamo su l'idea di cambiare città
così si brucia
come le scatole cinesi
tanto oramai sono mesi
e sono passato da starci sempre dentro
a fino a sopra il collo dentro
adesso salto più in alto che riesco
vedrai che ti arrivo
dove pioggiano stanze
sola immobile
due ciclisti discendono
un fotografo rimane immobile
alla ricerca dello scatto perfetto
eccetera eccetera
cambiare città
non serve a niente
non puoi lasciarti dietro
ciò che ti porti dentro
e se alla fine del mondo si allontanerà il sole
allora ti rapisco e cambiamo città
ma se alla fine del mondo
invece resterà tutto uguale
ci mettiamo il vestito migliore
e via che si va
verso una fine di mondo
in un'altra città.
Le persone che si aspettano
non sai mai cosa si aspettano
con i libri che si spogliano
ed i pensieri che si allibrano
le persone che si aspettano
non sai mai cosa sospettano
veri pensieri che si spettinano
non sai mai cosa si scrutinano
adoro te e aspetto come uno scemo
noi due nemmeno ci riconosceremo
speriamo intanto di non imparare
a dire a qualchedun altro “io ti voglio amare”
non ho più testa o perlomeno solo una ancora
non siamo mica dei cerberi
ma siamo due sconosciuti che si pretendono perché
e solo per un piglio non si prendono perché
facciamo come due binari di un treno
o come i lati di un triangolo scaleno
il cerchio quadra mentre noi due nemmeno
ci riconosceremo
intanto il sole fa una pausa alla macchinetta
fuma colle nuvole poi ognuno alla sua macchietta
emergi te in maglietta ma io la vedo grigia
da maglie strette di copri termosifone griglia
tipo stereogramma in un milligrammo di stereo ciglia
pensare che da te volevo una famiglia
ma son talmente gelato vaniglia e cioccolato
che pure il tuo tovagliolino ingoio e mando giù
ho detto ciao ti sei girata e non eri tu
da un autobus poi su un'auto blu non tua
immagina proietta
trova il punto di fuga
di un uomo senza prospettiva bidimensionale
piatto generico colazione internazionale
costantemente alla ricerca di un effetto speciale
tenta e ritenta la pazienza non è mai troppa
le persone che si aspettano
a un certo punto smettono di aspettare
che se l'altro è troppo in ritardo
gli girano e magari se ne vanno al mare
oppure vanno ad amare
qualchedun altro.
credits
released February 27, 2018
Registrazione & mix by Ale Caneva @ Mobsound MI.
Grafica by Jacopo Lietti.
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